Esoterismo
Cosa si intende per esoterismo?
L’esoterismo è spesso scambiato erroneamente con materie e dottrine legate al male. Ma cos’è l’esoterismo? E cosa s’intende per pratiche esoteriche?
Quando si parla di esoterismo è bene stare molto attenti, in quanto si tratta di un argomento complesso e si potrebbe facilmente fraintendere e andare fuori tema. J.M. Riviere all’interno della sua opera Storia delle dottrine esoteriche, collega l’origine di tale parola con il verbo greco eisoteo, che ha il significato di “fare entrare”, “attraversare”.
L’esoterismo ha la funzione di aprire un portale e di far scoprire all’uomo l’interno di una verità, passando prima dal suo aspetto superficiale.
Un passaggio, insomma, dall’esterno verso la parte più recondita di un argomento. La rivelazione, quindi, di una verità a 360 gradi. Riviere nella sua opera afferma che l’esoterismo è “una dottrina segreta, un’iniziazione, una spiegazione del mondo rivelata in un consesso scelto, isolato dall’esterno e dalla moltitudine e spesso tramandata in forma orale”.
la parola esoterismo richiama l’interno e l’interiorità. Un viaggio nell’animo umano, dunque. Noi siamo tutti figli di Dio, per chi ci crede ovviamente. Di conseguenza, in ognuno di noi è celata quella Scintilla Divina a cui possiamo assurgere tramite un percorso iniziatico. Sempre ognuno di noi è libero di scegliere la modalità di questo “viaggio”: la preghiera, la lettura delle Sacre Scritture, la meditazione, lo studio della filosofia ecc.
Nella storia delle religioni e delle filosofie, il termine è stato usato per indicare gruppi o orientamenti di pensiero che si presentano come portatori di dottrine riservate a pochi discepoli o iniziati, e ne rifiutano quindi la divulgazione, occultandole in espressioni rituali, simboliche, mitologiche che solo gli aderenti al gruppo possono comprendere. Le dottrine e. si presentano sempre come verità di particolare valore, soprattutto ai fini della salvezza individuale, della liberazione dal male, del progresso spirituale. Per questo l’esoterismo è fortemente legato a varie forme di esperienza religiosa e mistica, così nelle religioni dei popoli senza scrittura (ove le dottrine si tramandano oralmente all’interno di un gruppo o di una casta), come in forme religiose di raffinata cultura (per es., religioni di mistero, gnosticismo). Motivi e. sono anche presenti nelle teorie alchemiche e magiche, in certe correnti della cabala, in varie forme di moderno misticismo e soprattutto nelle correnti teosofiche.
Nella storia della filosofia antica, si dicono e., in quanto destinate ai discepoli, ma senza perciò implicare alcun carattere segreto, le opere di Aristotele nate dal suo insegnamento, dalle sue lezioni nell’ambito della scuola (dette perciò anche acroamatiche, in quanto ‘ascoltate’ dai discepoli). Rese note da Andronico di Rodi (1° sec. a.C.), sono le sole a noi pervenute, mentre degli scritti divulgati dallo stesso Aristotele (opere essoteriche, cioè ‘esterne’) restano solo frammenti.
Guida alla magia e all’esoterismo
Questo termine deriva dal greco esoterikos (interno, dentro) e storicamente si riferisce ai sacri misteri presenti in tutti i paganesimi e nel cattolicesimo. In Grecia esistevano i misteri eleusini, orfici e dionisiaci. Nell’impero romano si diffusero pure quelli di Mitra e Iside.
Vi era il segreto e un gergo allegorico per nascondere le dottrine e preservarle dalla profanazione insieme coi riti collegati. Il centro dei misteri era l’iniziazione ovvero la liberazione dal corpo visto come prigione dell’anima. Infatti le religioni misteriche, come lo gnosticismo che ne fu una specie di infiltrazione nel cristianesimo, la cabala nell’ebraismo e il sufismo nell’islam, credevano alla dottrina dell’ensomatosi e della preesistenza celeste dello spirito.
Questo spirito considerato divino discendeva nel corpo e attraverso varie vite si purificava dal male fino a far ritorno alla patria celeste ed essere reintegrato tra gli dei. Il buddismo ancor oggi parla della discesa dei devas sul Monte Meru e della loro progressiva materializzazione.
Queste dottrine insegnavano che c’è una “scintilla divina” nell’uomo e che l’uomo è temporalmente limitato mentre la particella luminosa trascende il tempo. È la non-consapevolezza che conserva quella scintilla nello stato illusorio umano mentre è la consapevolezza che la libera facendola divenire perfettamente cosciente. La resurrezione era parte del mito dei misteri per cui vi era la morte allo stato umano e la nascita allo stato divino.
Tutto questo veniva rappresentato con la morte del dio o del semidio e la sua resurrezione. Tra i mitraici si credeva che si dovessero vincere le potenze astrali per uscire dai loro lacci demiurghi e ascendere allo stato perfetto. I cabalisti lo chiamano Palazzo di Giustizia intendendo con “giustizia” l’ equilibrio oltre le opposizioni. Il platonismo, il pitagorismo, il neoplatonismo sono tutte correnti misteriche. E nell’induismo sono presenti i misteri. Ma questo accade in svariati popoli.
Nel linguaggio filosofico, il termine “esoterico” caratterizza l’insegnamento riservato dagli antichi filosofi greci, specialmente da Pitagora e Aristotele ai soli discepoli, in contrapposizione ad exoterico, con il significato di “esterno”, destinato cioè ai profani, ovvero a quanti non erano iniziati alla comprensione del linguaggio degli adepti. Exoteriche erano definite le lezioni della scuola peripatetica di più facile ascolto, da cui l’attributo passò poi alle opere aristoteliche destinate al grosso pubblico.
Esoterismo e tarocchi
Chiariamo subito che intendiamo per “Tarocchi” solo i 22 Arcani maggiori di un mazzo di carte da gioco di 78 carte in totale, che spesso vengono tutte erroneamente identificate col nome di “Tarocchi”.
La riscoperta dell’aspetto esoterico dei Tarocchi è avvenuta in Europa piuttosto recentemente, solo nel XVIII° secolo.
dobbiamo evidenziare che, spesso, il messaggio esoterico è sotto gli occhi di tutti, anche se la maggior parte degli individui ne è inconsapevole. Così è, per esempio, per le facciate delle Cattedrali gotiche, che sono libri aperti di Scienza Ermetica ed Alchemica, per chi le sa “leggere”.
Ed è così anche per i 22 Arcani Maggiori, che, in simboli ed immagini, contengono tutta la Scienza Esoterica.
Nel 1728 un membro della Massoneria francese, Court de Gebelin nella sua opera “Il Mondo Primitivo”, rivelò che i Tarocchi erano un antichissimo libro sacro egizio, che era arrivato in Europa tramite gli zingari, e del quale si era persa ogni nozione del suo reale significato.
L’insieme degli Arcani Maggiori costituirebbe uno dei più antichi libri del mondo, “scritto” da Ermete Trismegisto e denominato “Libro di Thot”.
I 22 Arcani Maggiori sarebbero stati scolpiti in un luogo sacro dell’Antico Egitto, in una sala dove avvenivano le cerimonie di iniziazione. Qualcuno asserisce che questa sala si trovasse all’interno della Grande Piramide.
I Tarocchi sono 22 ed è doveroso notare che 22 sono anche le lettere dell’alfabeto ebraico e così ci ricolleghiamo ad una diversa Tradizione Esoterica: quella cabalistica.
Le 10 Sephirioth dell’albero cabalistico sono collegate fra loro da 22 “sentieri”, ciascuno corrispondente ad un Arcano Maggore.
Ricordiamo che nella Cabala Ebraica le 10 Sephiroth sono le potenze dell’attività divina, contenute nel divino stesso. Esse sono le emanazioni di En Sof, il Dio nascosto, infinito, inconoscibile.