I tarocchi
I tarocchi. Storia
I primi usi documentati dei tarocchi come strumento per la cartomanzia risalgono al XVII secolo a Bologna[N 5]. Comunque la loro diffusione moderna in cartomanzia e l’associazione con l’occultismo risalgono alla fine del XVIII secolo e sono dovuti principalmente ad Antoine Court de Gébelin e a Etteilla. Il primo nell’VIII volume della sua opera Le Monde primitif pubblicato nel 1781 incluse due saggi nel quale si sosteneva che i tarocchi fossero in realtà i Libri di Thot codificati dai sacerdoti egizi nelle immagine simboliche dei trionfi per tramandarlo segretamente sotto l’aspetto innocuo di carte da gioco[34], il secondo pubblicò una serie di libri (Manière de se récréer avec le jeu de cards nommées Tarots) tra il 1783 e il 1785 nei quali riprese a approfondì il legame dei tarocchi con i Libri di Toth e descrisse un metodo per il loro uso in cartomanzia[35].
Gérard Encausse, sotto lo pseudonimo di Papus (1865-1917), seguendo le idee di Lévi, si permise di creare tarocchi con i personaggi egizi illustranti una struttura cabalistica.
Arthur Edward Waite, per far combaciare i tarocchi con le 22 vie dell’Albero della Vita che uniscono le 10 sephirot della medesima Tradizione cabalistica, scambiò il numero VIII della Giustizia con il numero XI della Forza; trasformò l’Innamorato in Gli Amanti.
Aleister Crowley, occultista appartenente all’Ordo Templi Orientis, cambiò anche i nomi, i disegni (e quindi il significato) e l’ordine delle carte: la Giustizia diventa il Giudizio; Temperanza diventa l’Arte; il Giudizio diventa Eone ed i Fanti ed i Cavalieri, eliminati, sono sostituiti da Principi e Principesse.
Oswald Wirth, occultista svizzero massone e membro della Società Teosofica, disegnò da sé i propri tarocchi introducendo negli arcani non soltanto abiti medievali, sfingi egizie, numeri arabi e lettere ebraiche al posto dei numeri romani, simboli taoisti e la versione alchemica del Diavolo inventata da Éliphas Lévi, ma si ispirò anche alla grossolana versione di Court de Gébelin.
All’inizio del Novecento un noto autore, Paul Marteau, nel suo libro Le Tarot de Marseille riprodusse le sue carte. Questo evento, insieme a tutte le deviazioni di cui sono stati oggetto i tarocchi in questi ultimi due secoli, ha rappresentato il “colpo di grazia” per i tarocchi di Marsiglia. Infatti Marteau, commise due grandi errori: per un verso il suo mazzo è soltanto un’approssimazione dell’originale (i disegni sono, infatti, l’esatta riproduzione dei tarocchi di Besançon pubblicati da Grimaud alla fine del XIX secolo, che a sua volta riproducono altri tarocchi di Besançon pubblicati da Lequart e firmati “Arnault 1748.” ); inoltre, modificò alcuni dettagli originali, forse per imprimere il proprio marchio e poter commercializzare il “prodotto” incassandone i diritti d’autore. Per di più, conservò i quattro colori di base imposti dai macchinari tipografici invece di rispettare gli antichi colori delle copie dipinte a mano.
Da sempre, l’uomo s’interroga sul proprio futuro e si confronta con l’ignoto. Da sempre, cerca risposte a piccoli e grandi interrogativi che lo tormentano. Per scoprire cosa ci riserva il domani, possiamo interrogare i Tarocchi. I Tarocchi non sono, semplicemente, un mazzo di carte da gioco: sono un potentissimo strumento divinatorio. Le carte non ci rivelano il futuro (per quello, solo noi abbiamo l’ultima parola), ma ci offrono preziosi consigli per affrontare meglio il domani, comprendere il nostro passato e per sbrogliare la matassa di un presente complicato.
Quando dobbiamo affrontare qualche problema di cuore, piccolo o grande che sia, possiamo consultare i Tarocchi. I Tarocchi non ci “regalano” verità assolute e neppure ci svelano il nostro futuro in amore (gli artefici del nostro domani siamo solo noi), ma possono aiutarci a fare il punto della situazione e possono suggerirci come comportarci in determinate circostanze. Il mazzo dei Tarocchi si compone di 78 carte ed ognuna di queste ha un significato particolare che va interpretato e contestualizzato. Esistono tanti metodi diversi per leggere i Tarocchi e risolvere le questioni amorose: alcuni di questi metodi utilizzano l’intero mazzo di carte, mentre altri si avvalgono dei soli Arcani Maggiori. Scopriamo insieme cosa sono gli Arcani Maggiori e quale significato possono avere in amore.
Gli Arcani Maggiori
Chiamati anche Trionfi, gli Arcani Maggiori, sono un gruppo di 22 carte dei Tarocchi considerate “chiavi per la meditazione, la crescita personale e la divinazione“. Gli Arcani Maggiori , secondo la Cartomanzia, racchiudono i più grandi segreti e con i loro simboli, i loro colori e le loro figure archetipe ci parlano e ci aiutano a comprendere meglio la nostra situazione amorosa. Consultando gli Arcani Maggiori abbiamo la possibilità di guardarci dentro e dare voce alle nostre emozioni ed alle nostre paure.
Arcani Maggiori e Amore: come interpretare le carte nelle questioni di cuore
E’ fondamentale ribadire che il simbolismo dei Tarocchi e nello specifico degli Arcani Maggiori è inesauribile. Ogni carta evoca in noi sensazioni ed emozioni diverse e per avere una risposta ai nostri dubbi in amore dobbiamo tenere in considerazione anche ciò che gli Arcani Maggiori ci suscitano a livello emotivo. Vediamo, ora, quale significato possono avere gli Arcani Maggiori dei Tarocchi nelle questioni amorose, ricordando che in considerazione della posizione di lettura, una carta “al rovescio” al significato opposto di una carta “al dritto”.
I – IL MAGO: rappresenta una persona dotata di una forte intelligenza creativa e che per questo emana fascino ed attrazione. Può significare il desiderio di iniziare una nuova relazione o la voglia di un nuovo amore. E’ un invito a muoversi per trasformare i propri sogni in realtà.
II – LA PAPESSA: questa carta dei Tarocchi rappresenta la straordinaria forza dell’intuizione. Espressione di sincerità e purezza, in amore, può significare affinità interiore, profondo affetto e premure. E’ un invito ad andare oltre alle apparenze e a fidarsi delle proprie intuizioni.
III – L’IMPERATRICE: simbolo della “forza creativa della Natura”, rappresenta l’evoluzione positiva di un rapporto e una possibile gravidanza. Questa carta suggerisce di coltivare le relazioni.
IV – L’IMPERATORE: rappresenta il “potere terreno” e la possibilità di soddisfare il bisogno di sicurezza e di un rapporto stabile. Invita ad impegnarsi, in maniera concreta e tradizionale, per la buona riuscita di una relazione.
V – IL PAPA: questo Arcano dei tarocchi vuole simboleggiare l’aspetto non esoterico del potere spirituale. In ambito affettivo può voler significare fiducia ed affetto reciproco e possibilità di unione seria e stabile. Questa carta suggerisce di recuperare e seguire i grandi valori morali.
VI – GLI AMANTI: è la carta che ci ricorda l’immensa forza del potere dell’Amore ed è simbolo di affetto, relazione fortunata e stabilità amorosa. Gli Amanti, ci consigliano di ascoltare la voce del nostro cuore.
VII – IL CARRO: è la carta del successo raggiunto attraverso l’impegno e l’autodisciplina. In amore, preannuncia la nascita di una nuova relazione o l’arrivo di novità positive. Quando durante la lettura dei Tarocchi troviamo il Carro, dovremmo muoverci e non aver paura dei cambiamenti.
VIII – LA FORZA: simboleggia la forza interiore (che si manifesta anche con la pazienza e la dolcezza) e l’intelligenza. In amore rappresenta la passione, il coinvolgimento e la vivacità. Questa carta ci suggerisce di dominare la nostra aggressività e di non lasciarci travolgere dagli eventi negativi.
IX – L’EREMITA: come studio e riflessione interiore portano alla saggezza, il rispetto e la condivisione possono sfociare in un amore maturo e duraturo. L’eremita consiglia di riflettere con calma prima di agire e di prendere le distanze dalle persone superficiali ed aggressive.
X – LA RUOTA DELLA FORTUNA: è la carta che rappresenta il Destino e le variabili incontrollabili. Può voler indicare una relazione difficile, caratterizzata da alti e bassi. La ruota c’insegna che tutto cambia e non dobbiamo aggrapparci al passato.
XI – LA GIUSTIZIA è la carta che simboleggia una prova superata e l’equità di giudizio. In amore, rappresenta la ricerca di equilibrio e la possibilità di vivere in maniera armonica una convivenza. La Giustizia ci ricorda di trattare con rispetto il partner e di non giudicare.
XII – L’APPESO: ci dimostra che i momenti negativi sono destinati a finire e dal dolore, e dal sacrificio, si può rinascere. In amore, può essere simbolo di una passione non corrisposta o, comunque, di una situazione affettiva problematica. L’Appeso ci consiglia di ribaltare il nostro punto di vista e d’imparare a guardare le cose da una prospettiva nuova.
XIII – LA MORTE: è una delle carte più controversa dei Tarocchi e va interpreta considerando anche le carte precedenti e seguenti. Il tredicesimo Arcano Maggiore indica, infatti, la fine di qualcosa o un distacco. Questa carta ci consiglia di chiudere i rapporti che non ci appagano più.
XIV – LA TEMPERANZA: l’Angelo raffigurato su questa carta vuol simboleggiare un rapporto positivo, caratterizzato da sincero affetto. Inoltre, ci ricorda che dobbiamo sostituire la forza aggressiva con la dolcezza.
XV – IL DIAVOLO: è una carta poco positiva, che rappresenta il male o, comunque, un imminente pericolo. In amore, simboleggia le passioni esasperate, le perversioni, la gelosia patologica e la possessività. Nonostante la valenza negativa, il Diavolo, ci suggerisce di addentrarci nel nostro lato oscuro e di affrontare le nostre dipendenze.
XVI – LA TORRE: la sedicesima carta è simbolo di trauma e rottura. In amore, può significare illusioni, fine di una relazione, tensioni o incompatibilità di carattere. Il consiglio dei Tarocchi è “Se la torre in cui ti trovi sta crollando, non restarci. Lasciala finché sei in tempo“.
XVII – LE STELLE: è la carta della Pace interiore e simboleggia una relazione positiva e stimolante o incontri interessanti. Le Stelle ci ricordano che tutto va per il meglio e possiamo coltivare, con serenità, i nostri sogni.
XVIII – LA LUNA: è l’Arcano dell’illusione e della magia. In amore, può significare vulnerabilità. sogni romantici destinati ad infrangersi e relazioni poco chiare. La Luna ci suggerisce d’indagare anche il lato nascosto delle situazioni.
XIX – IL SOLE: è la carta del successo e della vittoria e simboleggia una relazione profonda, caratterizzata da aiuto reciproco. Il Sole ci consiglia di tirar fuori il nostro lato più luminoso.
XX – IL GIUDIZIO: questo Arcano ci invita ad un nuova vita e simboleggia la capacità di amare e di liberarsi da inutili paure. Non è mai troppo tardi per imparare dai nostri errori e cambiare.
XXI – IL MONDO: è la carta della realizzazione, del successo prossimo e simboleggia la possibilità di nuovi incontri. di rapporti appaganti e duraturi e di unioni felici. La vita è bellezza ed il Mondo ci ricorda di gioire, di vivere pienamente e di allacciare nuove relazioni.
IL MATTO: generalmente, la lama di questa carta dei Tarocchi non è numerata, e per questo è inserita, in base al metodo di lettura, all’inizio o alla fine del mazzo. Il Matto è la carta dell’entusiasmo, della voglia di vivere e simboleggia rapporti spensierati e giocosi e relazioni aperte. Questo Arcano, ci suggerisce di buttarci, di “agire di pancia” e di accettare il nostro lato folle.